Il manifesto, senza vergogna, l'odio e la gabbia.
Sul Palco dell'Ariston outfit che parlano creati da Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior.
Ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto della società.“ è il messaggio di empowerment inviato da Chiara Ferragni.
Pensati Libera, parole che arrivano da un opera di Claire Fontaine, collettivo artistico fondato da Lame Thornhill e Fulvia Carnevale, sono state scritte sulla stola manifesto che accompagnava l'abito a corolla di seta.
Senza vergogna, l'abito in tulle color carne che riproduce con un ricamo il corpo di Chiara Ferragni, un corpo liberato dalla vergogna imposta a tutte le donne a partire da Eva. "questa illusione di nudità vuole ricordare che qualunque donna decida di mostrarsi o sentirsi sexy non autorizza nessuno a giustificare le violenze degli uomini o ad attenuarne le colpe"
L'abito contro l'odio, frasi di disprezzo, offese ricamate in perle nere sull'abito bianco, come la pagina di un libro che raconta quello che ogni giorno gli haters rivolgono alle foto di Chiara su Instagram. "Vogliamo ricordare alle donne di non farsi abbattere da chi odia perché sono solo i pareri di chi ci ama a contare veramente.
ll vestito gabbia, un abito che prende ispirazione dall'opera di Jana Sterbak, artista multidisciplinare di origine ceca, composto da una tuta di jersey ricamata di strass imprigionata in una gonna di tulle che ricorda una gabbia per uccelli. Quest'abito rappresenta la speranza di rompere le convenzioni imposte dal patriarcato. “Una speranza che riponiamo nelle bambine di oggi che saranno le donne di domani.
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